Non entriamo nel tecnico, rimaniamo nella scatola di vetro che raccoglie il nostro momento magico della doccia.
Il box doccia è l’ultimo ad essere montato, ma è uno dei primi motivi di scelta nel progetto.

Vetro fisso, a scorrimento o anta apribile?
La doccia è un elemento predominante nel quotidiano domestico, ecco perché fare in modo che funzioni diventa necessario tanto quanto l’aspetto estetico.
1) Il vetro fisso va scelto ESCLUSIVAMENTE con doccia avente lunghezza maggiore di 1.69 mt.
Ciò non toglie che sia possibile utilizzarlo anche con lunghezze minori, l’accortezza è uno straccio a terra!

2) I vetri a scorrimento sono la GARANZIA che avrete acqua solo sul piatto doccia.
Il classico che non va mai fuori moda. Nelle grandi dimensioni la guarnizione di scorrimento si propone anche come ottimo auto-pulente del vetro stesso. Bisogna essere comunque costanti nella pulizia delle stesse… col tempo invecchiano come noi.

3) In ultimo ma in PRIMIS… l’anta apribile, e qui DOBBIAMO PARLARNE.
L’anta o le ante hanno un’eleganza indiscutibile, anche in versione con finitura antracite.
Ma vorrei che dal punto di vista tecnico arrivasse un’indicazione importante: se avete fatto la scelta di portare il parquet fino al bagno o avete l’ossessione dell’acqua per terra, sappiate che questa soluzione non farà al caso vostro. L’anta aprendosi verso l’esterno si porterà dietro qualche goccia di troppo rispetto alle soluzioni alternative descritte. Il tempo farà perdere alla guarnizione l’elasticità di nuova istallazione e avrete quindi una minima perdita di tenuta all’acqua.

Il mercato propone e sviluppa soluzioni sempre più addomesticabili, come l’apertura a due ante. Questa a mio parere (e un parere è puramente personale) è una ottima soluzione.
Necessita di piccoli spazi, si apre sia all’interno che all’esterno ed è estremamente piacevole anche nella pulizia.
Non sono un agente di commercio, sono una progettista che quotidianamente affronta il progetto ma anche il committente. E quest’ultimo dovrà vivere una quotidianità nuova, sapendo di avere acquistato soluzioni e non nuovi problemi.
Arch. Silvia Baroni