Mi sono resa conto che la moda gira attorno alla noia… e che per farlo ha bisogno di nascondersi e ritrovarsi con le stesse forme, ma giocando con nuove tonalità.
La moda è truccarsi all’interno di un bagno come nelle immagini di volti noti che ci incantano su Instagram.

La moda è mettere un vaso di peonie su di un piccolo tavolo adiacente a quella parete che ci hanno proposto, rivestita di piccole piastrelle in gres porcellanato “come quelle della nonna”, ma di colore rosa cipria o petrolio.
La moda è insegnarci l’abitudine di una nuova combinazione, che deve diventare “nota”, quindi vendibile e fantastica.

E allora, siamo qui a scrivere di lei.
La piccola piastrella, che ha contaminato i bagni degli anni 50, si ripropone come lingotto di ceramica lucida, irregolare, quasi bagnata da una cascata di luce e di colore che affascina. È faticoso sceglierla. Abbiamo paura di ritrovarci all’interno di un bagno appena smantellato.
Dopo un lungo periodo caratterizzato dal grande formato, da pareti opache o satinate, adesso siamo davanti a questa nuova opportunità.

Le motivazioni per una scelta cosi azzardata quanto comoda?
1) La semplicità della fornitura e della posa, data dalla sua dimensione e dalla irregolare finitura.
2) Il costo, che, se non entriamo nel merito di grandi marche di design, può accontentare gusto e progetto economico.
3) La molteplicità delle proposte cromatiche e materiche che il mercato propone, e che si abbina perfettamente al gioco cromatico del piccolo formato in alcuni angoli prospettici di casa.

Alla luce di queste nuove motivazioni, possiamo dedicarci quel tempo per ripensare alle nostre scelte e inserire all’interno dell’idea che avevamo pensato una piccola vibrazione di luce.
Arch. Silvia Baroni