Parquet, laminato e pvc
La paura è cattiva consigliera.
E se voglio il legno a terra devo sapere se veramente sono davanti a una scelta di stile o di durabilità. Parquet, laminato e PVC sono le nostre tre risposte aventi un unico obiettivo: costruire la base su cui camminare.
La scelta si deve basare su tre parametri fondamentali:
1) Il primo è la percezione tattile e olfattiva, perché la superficie del parquet (irregolare, nodosa e listellata) muove la luce e, al cambiare del giorno e delle stagioni, profuma e si rinnova. Perché vogliamo della certezza, che non modifichi nel tempo, come accade per la superficie di un laminato o di un pvc.
2) Come utilizzeremo il nostro spazio, perché alcune scelte derivano dalle necessità di utilizzo di un luogo e non solo dalle scelte estetiche.
3) In ultimo il fattore determinante: impariamo ad accogliere il nuovo come un’opportunità e non come un’incognita.
Il prezzo non influisce sulla scelta del prodotto, in quanto, se parliamo di materiale di buona qualità, giocano a favore del costo la tecnologia del prodotto, la sostenibilità dei materiali e il processo produttivo, che dimostra ogni anno un miglioramento in termini di qualità, igiene e sicurezza.
Il parquet ha la durata della vita, invecchia con voi dimostrando meno anni e può disegnare da solo l’arredamento che non volete mettere. Assoluto protagonista dell’abitare a piedi nudi. (Rif. Azienda Foglie d’oro)
Il laminato ha l’anima in legno ed è più sensibile all’invecchiamento, ma superficialmente inganna il tempo per l’alta resistenza all’usura. (Rif. Azienda Pircher)
Il PVC nasce per resistere, diventa irresistibile per la molteplicità di proposte in cui si dimostra, lasciando inevaso il desiderio che non siamo ancora pronti a vivere… il parquet. (Rif. Azienda Parital)
Ma questo è quello che penso io, per il resto “Ceramiche Benuzzi”.
Arch. Silvia Baroni